Quest’anno la nostra scuola è stata scelta insieme ad altre sul territorio nazionale (in tutto 200) per celebrare in modo singolare e visibile la Giornata della Memoria. Si tratta di un’iniziativa della Fondazione MITE e dell’agenzia di stampa Dire – Diregiovani, iniziativa promossa dal MIUR per stimolare i nostri studenti a operare una profonda riflessione sulle tematiche del razzismo e dell’antisemitismo e per aiutare tutti noi a preservare costantemente (non solo una volta l’anno) la memoria di certi fatti indicibili commessi dal genere umano.
L’idea progettuale promossa dal Miur prende spunto dall’opera dell’artista tedesco Gunter Demnig che dal 1992, a Colonia, ha dato avvio alla collocazione delle pietre d’inciampo, targhe in ottone della dimensione di un sampietrino, installate sul selciato antistante la casa di una vittima dello sterminio nazifascista. Queste pietre d’inciampo (ormai più di 70.000 in tutta Europa) creano, in chi le vede passando, un inciampo non in senso fisico, ma visivo e mentale, finalizzato a combattere il silenzio e l’indifferenza in cui sono cadute queste vittime, silenzio che diventa altrettanto grave della violenza che hanno subito in vita, silenzio che anestetizza le nostre coscienze.
In particolare la nostra targa “della Memoria” è stata fissata su una vera pietra, non solo per essere pietra d’inciampo, ma anche per divenire simbolo di ricostruzione, nelle nostre coscienze, di valori solidi e umani quali il rispetto della dignità umana, l’accoglienza, la tolleranza, la solidarietà, la pace. Anche l’ulivo, sotto il quale essa è collocata, è un simbolo di pace, ma vuole rappresentare soprattutto il “Giardino dei Giusti” creato in memoria di tutti quegli uomini non-ebrei che hanno salvato dall’Olocausto molte vite, anche donando la propria.
Abbiamo scelto la data del 20 febbraio perché vicina anche a quella del 6 marzo, quando celebreremo la “Giornata europea dei Giusti dell’umanità, istituita dal Parlamento italiano con la legge n. 212 del 20 dicembre 2017, una giornata dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani. E tutti noi, come comunità scolastica ed educativa, abbiamo il compito di mantenerne viva la memoria facendo conoscere alle giovani generazioni le storie di vita dei Giusti, per renderli consapevoli di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l’ingiustizia, a favore della dignità e dei diritti umani, in difesa del valore della verità. Ogni piccolo gesto quotidiano può fare la differenza.
La manifestazione del 20 febbraio ha previsto la partecipazione del Sindaco avv. Giuseppe Nitti e di alcuni assessori e consiglieri comunali, del comandante della stazione dei carabinieri Filippo Falcone, del vicecomandante della polizia locale in rappresentanza delle forze dell’ordine. Alla loro presenza è stata scoperta la targa collocata ai piedi del nostro piccolo albero dei giusti, al quale sono stati appesi i pensieri dei nostri studenti ai quali affidiamo la custodia e la difesa di questo “angolo della Memoria”, con l’augurio che crescano uomini e donne del futuro ricchi di cultura, capaci di senso critico, sensibili al male e soprattutto che siano costruttori di pace.
Molto significativa e toccante è stata la partecipazione di tutte le classi terze che si sono esibite con la presentazione di diverse attività musicali, poetiche e letterarie.
La giornata si è conclusa con una lezione partecipata del Dott. Pellegrino, dell’Università degli Studi “A. Moro” di Bari, sui “Luoghi della memoria” e sull’importante ruolo che i nostri territori hanno avuto nel corso della seconda guerra mondiale, soprattutto nel supporto ai profughi ebrei durante le fasi finali del conflitto.
Antonella Tosches 21 Febbraio, 2020
Pubblicato in: Eventi e progetti